Cinque Sarcasmi di Sergej Prokofiev

Ciao pianisti di telemasterclass, oggi parleremo di un compositore pianista russo del novecento : Sergej Prokofiev.

I brani che voglio presentarvi in questi prossimi video sono cinque e si chiamano Sarcasmi. Sono una raccolta di 5 brani scritti tra il 1912 e il 1914.

Questi brani possono essere considerati come il prodotto più radicale del pensiero musicale di Prokofiev fino a quel momento. Raccolgono certamente l’eco di quel movimento futurista che si sviluppa in Europa e che ha come scopo l’affermazione della vitalità del movimento fino all’eccesso. Però contrariamente a quanto alcuni musicologi affermano, quest’opera non è semplicemente una raccolta di suoni scioccanti o di scherzi musicali che vengono raggruppati dal compositore come una sorta di serie di lavori dal carattere puramente meccanicistico. Infatti in questi brani Prokofieff mostra anche il suo lato lirico, molto ricco, soprattutto nel primo brano “tempestoso” e nel terzo “l’allegro precipitato”.

Tempestoso

Il primo Sarcasmo si apre su un intervallo di tritono. L’intervallo di tritolo ed è finito anche diabolus in musica. Un intervallo che Guido d’Arezzo considero’ proprio malefico, perché ingannatore dell’orecchio umano. Per questa ragione è sempre associato a qualcosa di molto pericoloso, di addirittura di maligno.

Anche Liszt per esempio utilizza un intervallo di tritono per il suo incipit quando scrive la Fantasia quasi Sonata dopo una lettura di Dante, che parla appunto del viaggio di Dante nell’inferno, dall inferno al paradiso.

In effetti è molto possente, molto spaventoso quindi capiamo subito che nelle intenzioni del compositore c’è la volontà proprio di un contrasto e di una violenza. Infatti l’indicazione che viene aggiunta è che il brano deve essere pensato proprio con una sorta di sarcasmo legato proprio all’eccesso dell’intenzione.
In effetti il primo tema è quasi burlesco, sembra un’ironia molto burlesca. Il secondo elemento invece diventa -proprio per contrasto- estremamente espressivo e lirico e mostra una opposizione -proprio per questo suo carattere introverso- con il primo elemento. Nel secondo tema sentirete che è molto più espressivo e molto più melodico.

Allegro rubato

Il secondo brano invece, l’allegro rubato contiene difficoltà che in un certo senso richiedono delle doti da pianista funambolo. La scrittura di Prokofiev qui ci ricorda il pianismo Lisztiano e troviamo anche però degli aspetti che sono tipici di Scriabin come accordi ribattuti oppure brevi cellule tematiche o delle frasi che sfumano.

Allegro precipitato

Il terzo sarcasmo “allegro precipitato” contiene un energia iniziale molto intensa.

Questa questa energia che diventa via via più ricca di suoni sembra dover arrivare ad un’esplosione. In realtà c’è una parte centrale che serve da contenitore di questa ansia che poi esploderà nella ripresa. Questa parte centrale è una parte nella quale Prokofiev indica “singhiozzando” e questa parte approda ad una sezione molto lirica. Dunque la parte che precede il singhiozzando è questa…

Sentite che siamo passati per una parte un po ansimante che è questa del singhiozzando e poi qui abbiamo questa frase così distesa così espressiva. Questa frase si conclude con un ritorno alla l’idea energica che avevamo all’inizio e poi con una conclusione che sparisce proprio nel nulla.

Smanioso

Siamo arrivati al quarto sarcasmo che porta come indicazione “smanioso”. Questo brano è diviso in due sezioni di carattere contrastante. La prima sezione sembra un improvvisazione destinata al registro acuto dello strumento sentite che sembrano vetri che si infrangono.

E questo risultato così brillante così magico contrasta tantissimo con la seconda parte nella quale abbiamo la tensione precedente soffocata da una sonorità che prima è ossessiva e poi diventa sommessa. Sentite? Fino ad arrivare alla conclusione nella quale troviamo una citazione del tema iniziale che però viene espresso con un tono molto misterioso.

Andantino irresoluto

L’ultimo sarcasmo inizia con una sonorità che cattura immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore. Sentite che sembra di ascoltare una risata sguaiata. Questa prima sezione che contrasta così tanto col finale del quarto che termina come abbiamo detto con una citazione del tema in tono misterioso con una conclusione proprio che svanisce con 3 piano con un’indicazione 3 p.. E poi riprende senza senza soluzione di continuità. E’ più d’effetto questo risultato.

La pagina successiva porta l’indicazione “andantino risoluto”. Questo andantino costruisce un ambiente sonoro fragile ma molto affascinante. Ci sono soltanto poche note a definirlo e la loro irregolarità di esecuzione da proprio il senso della fragilità.  Queste due idee mi hanno sempre fatto pensare a due pulcini che stanno uscendo dalle uova cominciano a usare le zampe sul suolo però non vedo e non sanno dove andare. Comunque stanno comunicando tra loro in modo molto incerto, poi lavorano le due idee lavorano insieme…

Sentite una sorta di pigolio e l’indicazione è anche lamentevole per cui questa idea della incertezza anche della del movimento irregolare è data dalla scrittura irregolare della linea melodica. Quest’ andantino irrisoluto sfocia poi in una pagina conclusiva che racconta un mondo sonoro di immagini oscure, di immagini nebulose, anche di ansia.

Sentite che è tornato il tema iniziale, quello della risata, molto più lento quasi una marcia. Una marcia di soldati, dei cattivi.

Nello stesso tempo abbiamo l’elemento ritmico che abbiamo sentito molto spesso in quest’opera. Non soltanto in questo sarcasmo ma anche nel numero quattro per esempio. Questa nota che viene messa in evidenza con una sorta di levare. Questa è la nota che va messa in evidenza.
E’ interessante, è un grande compositore Prokofiev.

Bene, allora potete trovare i video di questi sarcasmi su youtube mi raccomando iscrivetevi al canale e lasciate un like se questo video vi è piaciuto a presto! 🙏

Marina Scalafiotti

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